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Il Consiglio di Gestione di Medio Credito Centrale, nella seduta del 20.03.2019, ha deliberato favorevolmente la richiesta di Multifidi ad essere “Confidi Autorizzato ad operare con il Fondo di Garanzia per le PMI”.

Si tratta di un importante traguardo per il Consorzio Multifidi che rientra tra gli 81 Confidi in Italia e i soli 5 in Sicilia ad avere ottenuto l’autorizzazione di MCC, necessaria per poter operare con il Fondo alla luce delle nuove disposizioni operative introdotte ed entrate in vigore il 15 marzo scorso. Tra le principali novità introdotte dalla riforma: un nuovo modello di valutazione del merito creditizio delle imprese che utilizza un modello di rating simile a quello utilizzato dalle banche; una nuova articolazione delle percentuali di intervento del Fondo che vengono ancorate al merito creditizio delle imprese, alla tipologia e durata dell’operazione finanziaria; una nuova impostazione dell’intervento del Fondo nei confronti dei Confidi attraverso la distinzione tra Controgaranzia e Riassicurazione; l’introduzione di nuove modalità di intervento come il rischio tripartito e la possibilità di elevare le misure massime di copertura del Fondo attraverso le Sezioni Speciali.

Il presidente di Multifidi Roberto Biscotto ha espresso soddisfazione per l’importante risultato ottenuto facendo un plauso a tutti i colleghi che si sono adoperati in tal senso. “La riforma del Fondo – afferma Mariella Malandrino responsabile MCC Multifidi – interviene specificatamente nel merito creditizio. Un’impresa con rating basso ma ritenuta sana, infatti, potrà beneficiare di una copertura maggiore della garanzia da parte di Mediocredito Centrale. La garanzia del Fondo viene quindi articolata alle reali esigenze finanziarie delle PMI. Per quanto riguarda Multifidi, così come tutti i Confidi autorizzati, ci sarà quindi una semplificazione ed una maggiore velocità nell’ottenimento della Controgaranzia/riassicurazione con il contestuale beneficio di velocizzare anche i tempi di istruttoria delle banche oltre alla possibilità di effettuare operazioni cosiddette a “rischio tripartito” di importo massimo pari a 120 mila euro con ammissione al Fondo snella e rapida in quanto la valutazione del merito creditizio delle imprese sarà effettuato dal Confidi stesso e non dal Fondo. La semplificazione delle procedure di ammissione al Fondo – conclude Malandrino – risulterà molto importante per le imprese start up la cui valutazione potrà essere effettuata direttamente dal Confidi”.